
Refugees: un progetto e una doppia esposizione di Keisuke Matsuoka a cura della galleria Faber di Roma. Per parlare di coraggio, speranza e rinascita nel presente
Refugees: un progetto e una doppia esposizione di Keisuke Matsuoka a cura della galleria Faber di Roma. Per parlare di coraggio, speranza e rinascita nel presente
Ci sono due Monie, una con la i e l’altra con la j. Una mette in mostra le cose dell’altra, l’altra mette in mostra una città, Fermo, come fosse una quinta teatrale. Un suo personale palcoscenico dove i fermani stanno, come marionette d’un incanto. Uno spettacolo fiabesco degno dell’opera dei pupi.
In mostra nella sede della fondazione lucchese la storia di un rapporto durato quarant’anni. E le tele di un pittore e scrittore quanto mai attuale per l’amore per la libertà da ogni costrizione
Al Palaexpo di Roma opere e materiali del duo Munari e Montessori per una mostra tutta da godere per grandi e piccini. Perché educare al bello si può, anche solo sfiorandolo. Fino al 27 febbraio
Alle scuderie del Quirinale Jean Clair rivisita l’opera di Dante senza misurarsi con gli orrori coevi. L’eterna fascinazione del male di un Occidente incapace di sopravvivere ai propri miti
Klimt e l’Italia, doppio appuntamento a Roma e Piacenza con l’artista viennese che più di altri seppe incarnare lo spirito del suo tempo e perì di Spagnola con la fine dell’impero asburgico
Son sfilacce di garzolino, bendaggi mummifici quelli in bellavista alla galleria Faber. Sono squarci dell’animo, viscere eviscerate, nodi & snodi interiori quelli che Giulia Spernazza mette in mostra.
Immaginate d’essere in piena campagna, nel niente. Sole a picco, temperature da schiantare pure le lucertole, sterpaglia che piglia fuoco qua e là, tra un centro commerciale e una complanare. Insomma, il nulla urbanizzato da cui si levano pennacchi di fumo. Poi, oplà, ecco che appare.
Se t’avvicini con naso alla tela pare di sentirlo ancora, l’odore del mare. Quello che sale dal porto, la brezza marina che dai rivi s’infila su, pei campi e la macchia; l’olio dei tonni in scatola col quale stemperava i colori, in mancanza di meglio. Ci mancava il covid perché l’opera di Mario Puccini (1869-1920) subisse in morte le tribolazioni in vita.
Grande riapertura delle Scuderie del Quirinale con la nascita della nazione italica. Rari capolavori raccontano l’Italia romanizzata, alla faccia del paese reale e di popolazioni tuttora ignorate