
Inaugurata In terra di Vulci, scultura contemporanea dentro e fuori le mura. Una rassegna itinerante con la partecipazione di nove artisti: ormai un classico della Maremma laziale, fino al 13 settembre
Inaugurata In terra di Vulci, scultura contemporanea dentro e fuori le mura. Una rassegna itinerante con la partecipazione di nove artisti: ormai un classico della Maremma laziale, fino al 13 settembre
Presentata al Mibact la Quadriennale d’arte di Roma. Una scommessa da vincere, aspettando la rinascita
Al Museo nazionale romano i tesori dell’Arabia Saudita. Un bazar mediorientale che vale la visita.
C’è una mostra a Roma dove, meglio che altrove, si può capire cos’è successo nella storia dell’arte dell’ultimo secolo e cosa passa alla cruna del XXI. È il Chiostro del Bramante, e la mostra è Freud, Bacon, la scuola di Londra.
È un pezzo di storia dell’arte, e di storia in quanto tale, la mostra su Cagli a palazzo Cipolla, nella centralissima via del Corso.
Potrebbe essere il sogno perfetto, se non fosse una mostra. Un sogno di mostra – Dream, l’arte incontra i sogni, appunto – dove alle parole seguono i fatti, come rare volte accade.
È durata solo 14 anni, ma ha segnato in modo duraturo il suo tempo e il nostro.
Se non apparisse ingeneroso, potrebbe dirsi: la Cia li fa e Arthemisia li accoppia. Le mostre di Andy Warhol e Jackson Pollock, inaugurate a pochi giorni di distanza l’una dall’altra al Vittoriano di Roma, promettevano d’essere l’evento di fine anno e, in buona parte, hanno mantenuto le premesse.
Pittsburgh se la sono litigata un po’ tutti. Giubbe rosse e francesi quando era un ammasso di tronchi, Fort Pitt, sulle sponde dell’Ohio. Pellerossa e trapper.
Una romana a Milano. Anche, un viaggio sentimentale nella città che l’ha vista esordire nella prima personale, all’abbrivio di un sessantennio d’attività.