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Un sogno di film Scrissi d'arte

Se c’è uno che incarna il motto chi la dura la vince, è lui. Vent’anni e una quantità inimmaginabile d’intoppi dopo, Terry Gilliam è riuscito a finire una pellicola che divide la critica e può dirsi un capolavoro, se non farà la fine dei suoi flop al botteghino, vedi Il barone di Munchausen o Il mondo capovolto, missing in Italy.


20080905-VENEZIA-ACE: VENEZIA; 65/MA MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA: LEONE D'ORO ALLA CARRIERA A ERMANNO OLMI.  Leono d'Oro alla carriera della 65. edizione della Mostra del Cinema di Venezia, al regista Ermanno Olmi, ritratto sul palco della sala grande del Palazzo del Cinema.   ANSA/CLAUDIO ONORATI/on Scrissi d'arte

Se n’è andato un grande vecchio. Tra gli ultimi registi dell’immenso cinema italiano, Ermanno Olmi (Bergamo, 1931) se n’è andato quattoquatto, dopo una malattia che l’aveva già segnato negli anni ’80 ed è tornata a riprenderselo nell’ospedale di Asiago, trascinandoselo con la commare secca a 86 anni.


Loveless, la colpa (e l’arte) di vivere senza amare Scrissi d'arte

Diciamolo subito: Loveless è un gran film, durissimo e bellissimo, e se l’avete perso è un gran peccato. Andrej Zvjagincev (o Zvyagintsev, se scopiazzate la traslitterazione anglosassone) si conferma regista puro e duro, e bene ha fatto la giuria dei Golden globe a premiarlo per il suo ultimo lavoro, Neljubov (senza amore, appunto), come già il suo precedente Leviathan, nel 2015.


MICHAEL CAINE E  HARVEY KEITEL SUL SET DI LA GIOVINEZZA, FOTO DI GIANNI FIORITO Scrissi d'arte

Italiani a Cannes/2. Non è facile affrontare La giovinezza. Non è facile se la palpebra cala dai primi minuti e non sai se è per l’insostenibile lentezza del girato o quel grappino che non aiuta a tenerla aperta