Tag: Coronavirus


Il buongiorno si vede dal mattino Cronache dal grande reset

Pareva la fine del mito vaccinista, e invece no. La tragica fuffa Astrazeneca s’è presto involata, Draghila s’affretta a dire che tutto riparte come e più di pria, “lo stato c’è e ci sarà”, come alla sceneggiata televisiva a reti unificate della giornata delle vittime del coronavirus e su certe scritte sulle autostrade: Dio c’è.


Dicerie dell’untore Le parole sono pietre

Nell’ultima fase della sua vita, uno dei tormentoni preferiti da mio padre era: siamo nati per soffrire e ci siamo riusciti. Coerente al lascito paterno, ho cominciato l’anno meglio di quanto abbia finito il precedente. Se con l’infarto l’avevo scampata, ci ho riprovato col coronavirus.


Neomengele e Villetristi Belpaese

Ieri ho scoperto d’essere vecchio. Cioè anziano. Non tanto perché reduce da un fresco infarto e l’osteopata mi ha pure diagnosticato una “minuta spina calcaneare” al piede destro che mi obbligherà a portare il plantare nei rimanenti giorni, o domani compirò 57 anni. Quanto perché lo stabilisce l’ennesima ricerca di professoroni d’indubbia fama, la plausibile quadra alla pandemia che impedirà un altro confinamento sociale totale e...

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La tregua è finita Le parole sono pietre

Serve una nuova resistenza, al di fuori di categorie superate, ché il mondo nuovo ha già aperto i cancelli. Frammenti di un discorso letterario e politico a margine dell’ennesimo decreto Conte sul Covid.


Sciacalli e pecorelle Belpaese

Dice un proverbio delle mie parti: chi pecora se fa, lu lupu se la magna. Il monito, di facile intuizione, s’adagia perfettamente all’insieme del bel suolo italico di questi tempi.


Strega senza storia né sugo Belle lettere

Vittoria scontata al premio Strega per Sandro Veronesi con Il colibrì. Grazie anche al suicidio in casa Einaudi lo scrittore di Prato vince l’edizione del 2020, all’insegna del coronavirus


Belpaese

Pandemia, guerra, riscaldamento globale, migranti. Morte. Vecchi e nuovi nomi dell’apocalisse che rincorre l’uomo, dalle origini. Vivere con la paura addosso. Vivere la non vita di chi, schiacciato da terrori fatti ad arte, non osa neppure riflettere sul presente, esercitare una minima resistenza al pensiero unico dominante. Vivere di paura, nella paura, è da sempre l’imperativo categorico del potere e dei suoi servi, più o...

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