Scenari e retroscena dell’attacco dell’Iran a Israele: una rappresaglia preannunciata e ipercontrollata. La Terza guerra mondiale è rimandata (dopo la pubblicità)
Scenari e retroscena dell’attacco dell’Iran a Israele: una rappresaglia preannunciata e ipercontrollata. La Terza guerra mondiale è rimandata (dopo la pubblicità)
Netanyahu rilancia, a Gaza e Damasco. Il marchese del Grillo in salsa mediorientale che piace allo strabico mondo (e ai media) occidentali
Divagazioni sull’attentato al Crocus, Mosca e l’Ucraina, gli Usa e l’Europa, unita nella lotta
Il riallineamento della Germania nei nuovi equilibri della guerra civile europea in corso in Ucraina
È questione di giorni, in barba a ogni nuova tregua. La Striscia sarà spianata, e la questione dei territori occupati entrerà in una nuova fase, non certo definitiva. A due mesi dal “Diluvio Al Aqsa”, come i militanti di Hamas hanno battezzato l’offensiva su Israele, ricostruiamo quanto sta portando alla soluzione finale palestinese, almeno a Gaza, per dirla come Eichmann.
Giorno verrà in cui alle persone di una qualche intelligenza sarà tolto il diritto di parola per rispettare il pensiero degli imbecilli, cioè della maggioranza, in nome della tolleranza. Così profetizzava Dostoevskij, un pajo di secoli fa.
Distratti dal coronavirus e dalla caccia a Salvini, i media italioti non si sono accorti d’un paio di fatti che ci riguardano da presso.
Il ferimento di cinque militari del contingente italiano in Iraq, a 16 anni dall’attentato di Nassiriya costato la vita a 19 tra soldati e civili, oltre a riaprire una ferita nel giorno della strage solleva qualche interrogativo.
Aveva sette vite – privilegio che un tempo s’accordava ai gatti – ma alla fine anche l’ultima l’ha lasciato.
Come in un settembre di quasi vent’anni fa, in Arabia Saudita il terrore viene dal cielo e non si sa chi lo porti, ma non servono più martiri o eroi. Solo droni senza padroni e con molti padrini