Giurin Giurello del Mattarello Poesie in forma di prose

Giurin giurello /

star sul Colle è così bello /

con la fava, oltre all’uccello /

becchi tosto il Mattarello /

 

A Palermo non sto male /

ma assai meglio al Quirinale /

al gran piano nazionale /

do’ il mio lustro personale /

 

Ma tranquilli, resto poco /

reggo fino al coprifuoco /

giusto il tempo al dragomario /

di tenersi a bagnomario /

 

E per dargli ciecamente /

sommo ausilio e poi manforte /

pur Giuliano, ben’Amato /

è risorto e s’è aggregato /

 

Tutti insieme, allegramente /

prepariamo degnamente /

la scalata al presidente /

quello giusto, il competente /

 

Tutto il popol a lui s’affida /

e nessun s’osi alla sfida /

che chi dubita e diffìda /

si castighi da deicida /

 

Buone pecore spaurite /

cosa dite, che cianciate /

questa di democrazia /

non ha altra garanzia /

 

Che far romper meglio l’osso /

giù nel fosso, a più non posso /

non godete, eppur contenti /

che il cervello s’addormenti


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