![La festa del monatto](https://www.mauriziozuccari.net/site/wp-content/uploads/2020/09/135132310-601912ad-d49e-4bd6-aaf0-03a77e2fce6c.jpg)
Eh sì, lo ammetto, non ce l’ho fatta. Ridurre il numero dei parlamentari, come già nel programma della P2. Oppure lasciare il circo com’è, secondo i desiderata d’ogni antisovranista e di Renzi.
Eh sì, lo ammetto, non ce l’ho fatta. Ridurre il numero dei parlamentari, come già nel programma della P2. Oppure lasciare il circo com’è, secondo i desiderata d’ogni antisovranista e di Renzi.
L’Emilia resiste alle orde leghiste, i Cinque stelle no. E il Pd già chiede il conto.
Chissà che rodimento, per Salvini, aldilà dei sorrisetti vacui e delle spavalderie di rito. Chissà che giramento, a vedere l’Umbria ubertosa, una delle regioni più rosse d’Italia, tutta coperta di blu.
Più che un bis-Conte è un bis-cotto, e va bene così. Chi s’accontenta gode, ma chi gode è più contento, si sa.
Come finirà la crisi di governo e l’harakiri di Salvini
Salvini certifica la morte a lungo annunciata del governo. Il futuro è verdeverde, ma non di speranza
Povero Grillo. E poveri noi. L’avevamo lasciato tant’anni fa, una bella sera, nella brutta copia italiana di Versailles. Nella reggia di Caserta, quando questa non era ancora un pisciatojo dismesso e una cultivar d’ortiche e d’altri erbaggi.
Non capita tutti i giorni non sapere se ridere o piangere, lasciarsi andare alla speranza o alla moscerìa indifferentemente. Più facile restare mezzimezzi. Vabbè, proviamoci.