
L’arte di un paese giovane e antico in mostra alla fondazione Würth
L’arte di un paese giovane e antico in mostra alla fondazione Würth
Refugees: un progetto e una doppia esposizione di Keisuke Matsuoka a cura della galleria Faber di Roma. Per parlare di coraggio, speranza e rinascita nel presente
In mostra nella sede della fondazione lucchese la storia di un rapporto durato quarant’anni. E le tele di un pittore e scrittore quanto mai attuale per l’amore per la libertà da ogni costrizione
Al Palaexpo di Roma opere e materiali del duo Munari e Montessori per una mostra tutta da godere per grandi e piccini. Perché educare al bello si può, anche solo sfiorandolo. Fino al 27 febbraio
Alle scuderie del Quirinale Jean Clair rivisita l’opera di Dante senza misurarsi con gli orrori coevi. L’eterna fascinazione del male di un Occidente incapace di sopravvivere ai propri miti
Son sfilacce di garzolino, bendaggi mummifici quelli in bellavista alla galleria Faber. Sono squarci dell’animo, viscere eviscerate, nodi & snodi interiori quelli che Giulia Spernazza mette in mostra.
Immaginate d’essere in piena campagna, nel niente. Sole a picco, temperature da schiantare pure le lucertole, sterpaglia che piglia fuoco qua e là, tra un centro commerciale e una complanare. Insomma, il nulla urbanizzato da cui si levano pennacchi di fumo. Poi, oplà, ecco che appare.
Se t’avvicini con naso alla tela pare di sentirlo ancora, l’odore del mare. Quello che sale dal porto, la brezza marina che dai rivi s’infila su, pei campi e la macchia; l’olio dei tonni in scatola col quale stemperava i colori, in mancanza di meglio. Ci mancava il covid perché l’opera di Mario Puccini (1869-1920) subisse in morte le tribolazioni in vita.
Ci sono mostre che nascono con la camicia, come certi pargoli, e altre pure. Di forza, però. È questo il caso della Quadriennale d’arte di Roma. Travagliata dalla pandemia, l’edizione diciassette – numero non fortunato, di suo – riaperta al pubblico, tale sarà, salvo ulteriori travagli, fino al 18 luglio.
Inaugurata In terra di Vulci, scultura contemporanea dentro e fuori le mura. Una rassegna itinerante con la partecipazione di nove artisti: ormai un classico della Maremma laziale, fino al 13 settembre