La festa del monatto Belpaese

Eh sì, lo ammetto, non ce l’ho fatta. Ridurre il numero dei parlamentari, come già nel programma della P2. Oppure lasciare il circo com’è, secondo i desiderata d’ogni antisovranista e di Renzi. Non ce l’ho fatta a scegliere e, complice un coccolone, sono rimasto a letto, lasciando ai paladini della democrazia l’ardua scelta nella prima consultazione elettorale in guanti e maschera. Il bello della farsa democratica è questo: vincono tutti, e un premio di consolazione non si nega a nessuno. Esulta Zingaretti che trattiene coi denti Emilia e Toscana e tiene 5 regioni su 20. Esultano i Cinquestelle, tracollati ovunque sotto la soglia del 10% ma forti del successo referendario che li porta alla tomba. Esulta Conte che può spacciarsi per ritrovato messia del Centrosinistra e leader di vaglia anziché voltagabbana doc. Esulta il Centrodestra per aver conquistato le Marche e pure la Lega per aver occupato la Val d’Aosta, anche se Salvini è dato come il grande sconfitto di questa tornata elettorale.

Salvini. L’orrida bestia, come pacatamente l’orpella un Gad Lerner perennemente sull’orlo d’una crisi di nervi. Perfetta incarnazione di quanta sia la ferocia dei nemici dell’odio. Il fasciosalvini, come vuole la vulgata cretinista del centrosinistra, ha perso, vade retro Satanasso e la torma populista. Non gongolino troppo. Salvini potrà ancora stravincere se questo paese tornerà a quelle elezioni che mancano da lustri, nonostante abbia ampiamente mostrato d’essere lo scemo del villaggio più che un leader di spicco. Poverinoi, se dovesse tornare a guidare il carrozzone, e peggio quegli altri.

Restano le riforme, si dirà. Campacavallo. Prima che vedano la luce, Renzi – l’unico che non esulta, ridotto al lumicino com’è – avrà modo di svuotare parecchi drink al circolo Bilderberg. Inutile dire, a questo punto, che destra e sinistra, variamente allocate al centro, siano mere finzioni: chiunque governi ha e avrà quattro spicci in tasca e le mani legate da arguti tecnocrati. Che la democrazia ai tempi del capitale terminale globale è mera farsa, divertissement questo sì populista che neanche più salva la forma. Ci siamo divertiti alla festa del monatto, ché tale è stata la mascherata in schede, guanti e bavarole, ora la crisi lascerà qualche briciola sotto ai tavoli ai paladini della democrazia. Meno male che sono rimasto a letto.


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