Ursula la messaggiatrice Qui mondo

mv5bmmqynzy2nwutyzq3ny00owe4lwi0odutnda1y2e5zjczyty1l2ltywdll2ltywdlxkeyxkfqcgdeqxvynjkxmjm5nzc-_v1_

Van der Leyen, presidente della Commissione Ue, sotto inchiesta per le megadosi del vaccino Pfizer. Nell’affaire anche il marito, “sua altezza serenissima” Heiko. E dai cellulari spariscono gli sms incriminati

Che i tedeschi fossero gente seria si sapeva. Solida, pratica. Che Ursula van der Leyen badasse al sodo, al pari dei conterranei, si supponeva. Oltretutto tiene famiglia. Sette figli, mica uno scherzo, senza contare i nipoti. Gli stessi di Magda Goebbels, con cui condivide un certo piglio e somiglianza nella straziante interpretazione che ne fa Corinna Harfouch nella Caduta di Hitler. Ursula Non s’è chiusa nel führerbunker come Magda, dove suicidò sei dei suoi sette figli (il settimo, avuto col primo matrimonio, era prigioniero in Nordafrica). Durante il suo mandato ha preferito piuttosto un monolocale di palazzo Berlaymont, beccandosi le critiche dei turboambientalisti per la Co2 consumata negli spostamenti, anziché risiedere nel villone di famiglia ad Hannover, o meglio nel castello di Waal, un’altra bella rogna da mantenere. Ché la signora, nata Gertrud Albrecht e belga, ha acquisito la cittadinanza tedesca e titoli nobiliari, con lo status di “altezza serenissima”, grazie al matrimonio con Heiko von der Leyen. Una casata principesca che ha dato arcivescovi a Treviri, eredi al Sacro romano impero e pure qualche famiglio al soglio pontificio. Gran bella gente, insomma.

Da parte sua e in tempi più recenti, le malelingue vogliono che il nonno di Ursula, Carl, fosse un generale nazista. Notizia controversa, anche se la sorella di Ursula, morta a undici anni di tumore, si chiamava Benita Eva, e questo la dice lunga sulle simpatie di famiglia. È per questo grave lutto che Ursula abbandona la via dell’archeologia, sua prima passione, per darsi alla medicina. Poi scopre la politica. Nella Cdu della Merkel copre vari incarichi ministeriali, tra i quali quello di ministra della famiglia, del lavoro e della difesa, dove dà prova dell’altro suo talento: la cancellazione compulsiva di messaggini personali, relativi a contatti & contratti milionari con industrie del settore di competenza.

Una passione, e un talento, quello della presidente della Commissione europea, che la espone a qualche scivolone istituzionale. Una tentazione a cui la messaggiatrice compulsiva non ha saputo resistere neppure nel suo ruolo istituzionale di capo del governo dell’Ue, in pectore per essere confermata al secondo mandato. A rivelare i fatti, risalenti al 2021 e riemersi di recente, un’inchiesta del New York Times. Uno dei pochi pezzi di carta in grado di far tremare i palazzi dei poteri forti pubblicando robe capaci di smuovere le acque stagnanti del gorgo globale. Veniamo ai fatti. In piena pandemia pipistrellosa, l’Europa chiede a gran voce vaccini anti Covid. Vaccini come se piovesse. Ursula ci si mette di buzzo buono e la Pfizer vince una megafornitura, quattro miliardi di dosi per una popolazione europea di circa 400 milioni di persone. Alla modica cifra d’una ventina d’euro a dose fate un po’ voi i conti, ché a me non basta il pallottoliere.

Tutto fuori da ogni bando e ufficialità, previo scambio di messaggi via cellulare tra sua altezza serenissima e Albert Bourla, Ceo di Pfizer, la più grande industria farmaceutica al mondo, leader nel campo della ricerca, con sede a New York. A due anni dalla decretata fine della pandemia, una buona metà di dosi restano nei magazzini e alcuni paesi pagatori non vogliono saperne di pagarle, vedi Polonia e Ungheria, sicché partono le cause. Madama la messaggiatrice finisce sotto inchiesta e si scopre che dei messaggini, oplà, non resta traccia sui cellulari. Niente di nuovo, a dire il vero. A complicare la faccenda il fatto che herr Leyen,  il consorte, sia entrato, nel dicembre 2020, alla vigilia della pandemia, nel consiglio d’amministrazione della Orgenesis, di fatto una consociata Pfizer, con un contratto milionario. Da più parti si sottolinea come sia proprio lui il vero bandolo della matassa, il tramite dell’affaire. Anzi, che l’inchiesta del New Yok Times sia partita per affrettare il via libera della commissione europea alla pioggia vaccinale. Fatto è che il noto fondo d’investimento Vanguard, cioè il bussolotto degli arcimiliardari planetari, ha nel suo asset finanziario plurimiliardario tanto il Nyt che Big Pharma, alias Pfizer, oltre che la Banca centrale europea. Ma tant’è. In attesa di vedere come finirà, da più parti si chiede di non candidare Ursula al secondo mandato, previsto post elezioni europee di giugno. Persino Renzi chiede di rottamarla: è una follower, non una leader, strepita dalla Leopolda il leader d’Italia viva. E se lo dice lui…

 Sopra: Magda Goebbels interpretata da Corinna Harfouch nella Caduta. In hp Ursula van der Leyen


Recommended Posts

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>