
Più che un bis-Conte è un bis-cotto, e va bene così. Chi s’accontenta gode, ma chi gode è più contento, si sa.
Più che un bis-Conte è un bis-cotto, e va bene così. Chi s’accontenta gode, ma chi gode è più contento, si sa.
Come finirà la crisi di governo e l’harakiri di Salvini
Salvini certifica la morte a lungo annunciata del governo. Il futuro è verdeverde, ma non di speranza
Povero Grillo. E poveri noi. L’avevamo lasciato tant’anni fa, una bella sera, nella brutta copia italiana di Versailles. Nella reggia di Caserta, quando questa non era ancora un pisciatojo dismesso e una cultivar d’ortiche e d’altri erbaggi.
Non capita tutti i giorni non sapere se ridere o piangere, lasciarsi andare alla speranza o alla moscerìa indifferentemente. Più facile restare mezzimezzi. Vabbè, proviamoci.
Uno spettro s’aggira per l’Italia. Non è quello del proletariato di marxista memoria, ma del povero Aldo Moro, scomodato e tirato per la giacchetta in occasione d’ogni anniversario.
Mentre i rimasugli del PdR si leccano le ferite, i radicalscìc preparano le valige (solo a chiacchiere, purtroppo) per andarsene da un paese razzista, omofobo e via piagnisteggiando e gli altri a una stagione di lotte & botte a perdere, cerchiamo di capire cos’è successo a sinistra e altrove, e soprattutto cosa accadrà con il voto di domenica.
Della serie ve l’avevo detto, dimmi come chiudi e ti dirò come va. Cominciamo dai primi della classe, quelli che si dicono buoni ma segnati da tutti tra i cattivi sulla lavagna.
«Mai più militari morti e ammalati senza sapere perché, mai più una penisola interdetta». Non le manda a dire Gian Piero Scanu, presidente della IV commissione sull’uranio impoverito, che nella sua relazione finale chiama in causa i vertici della Difesa per le «sconvolgenti criticità» in cui hanno operato i militari italiani nei poligoni di tiro e sui campi delle guerre infinite dell’ultimo trentennio.
Alla fine, a Caporetto abbiamo vinto. È una vulgata non nuova quella che prende corpo nel centenario della più grande disfatta militare italiana.