Van der Leyen, presidente della Commissione Ue, sotto inchiesta per le megadosi del vaccino Pfizer. Nell’affaire anche il marito, “sua altezza serenissima” Heiko. E dai cellulari spariscono gli sms incriminati
Van der Leyen, presidente della Commissione Ue, sotto inchiesta per le megadosi del vaccino Pfizer. Nell’affaire anche il marito, “sua altezza serenissima” Heiko. E dai cellulari spariscono gli sms incriminati
Concluso in Svizzera il Forum economico mondiale: parola d’ordine, ritorno alla normalità
Comunque vada a finire il derby delle banlieues, stasera saranno mazzate, non solo nei sobborghi parigini.
La prima cosa giusta l’ha detta lo speaker del G7 al termine della riunione d’urgenza, quando già i missili fioccavano sull’Ucraina: Putin si è messo dalla parte sbagliata della storia. Poi tutti a sanzionare di brutto il barbaro moscovita.
C’era una volta Il piccolo principe. Si limitava a girare pei mondi, in compagnia d’una volpe e poco altro. Figura destrorsa, come il suo ideatore, l’aviatore Saint-Exupery caracollato col suo caccia sulla Manica, ma chissà perché amatissima dal popolo di sinistra. Come Tex Willer. Vai a capire.
I musulmani uiguri sono dei simpaticoni. Girare in una delle cittadine del Nordovest della Cina dove pullulano con le loro scoppolette bianche, coi loro carretti e le loro friggitorie, nei mercatini dove dai grilli fritti agli scorpioni in salamoja non ti manca niente, è un piacere per gli occhi prima che per il palato.
Finalmente. L’America liberal e democratica, quella vera, è tornata. L’uomo dal ciuffo arancione, mazziato & scornato, ha mollato.
L’avanzare dell’età lo vedi anche dalle piccole cose. Non sei più tanto sveglio, ci metti un po’ a capirle, le cose. Quello che un tempo avresti colto al volo, in un fiat avrebbero detto i latini, sei tardo a coglierlo, lo vedi sfumato come un quadro di Leonardo.
Alla fine, il vecchio Joe ce l’ha fatta. Torna alla ribalta, nonno Biden, nel giubilo di mezza America, degli orfani di Killary Clinton e di Gentiloni.
Il nuovo fronte orientale di Erdogan nel Nagorno Karabakh. Tutti sotto botta ma il neottomanesimo alla fine farà il botto